Vi è mai capitato di entrare in un ambiente nuovo e di ricevere delle sensazioni immediate? Emozioni positive, di rilassatezza, gioia, tranquillità, oppure al contrario di disagio, inquietudine, pericolo. Si tratta di un’esperienza comune a tutti noi, sulla quale spesso non ragioniamo in modo approfondito. Ci limitiamo ad accogliere questo tipo di sensazioni e a viverle in modo passivo, come se non dipendesse da noi la loro elaborazione o come se ritenessimo di non avere alcun potere al riguardo.
In realtà, con uno scatto di consapevolezza, potremo arrivare a comprendere come l’emozione che stiamo provando sia frutto di un processo che avviene attivamente nel nostro corpo. Fondamentale è studiare l’interazione tra l’ambiente e i suoi abitanti e questo tipo di approccio scopriamo che è comune ai popoli, a prescindere dalla cultura e dal periodo storico considerato.
Gli elementi di cui è composto un ambiente vengono infatti recepiti dal nostro organismo mediante i nostri cinque sensi, il nostro sistema limbico li processa e tramite reazione biochimica, conduce alle sensazioni note di allerta, di ostilità o al contrario di rilassatezza, gioia e benessere. Se un tempo l’attenzione si focalizzava sull’analisi planimetrica, sulla progettazione dell’arredo di interni e sulla predisposizione tecnica degli impianti, oggi la Architettura del Benessere studia il modo in cui lo spazio agisce sul nostro corpo, sulla nostra psiche e sulle nostre emozioni, per creare ambienti sempre più equilibrati e sintonici.
L’importanza degli elementi
Molte discipline hanno studiato nel tempo, il rapporto che intercorre tra l’uomo e l’ambiente in cui esso vive, al fine di stimolare sensazioni di rilassatezza e benessere che agiscono nel nostro profondo, riducono lo stress e di conseguenza migliorano la qualità di vita delle persone.
In particolare, il Feng Shui, è la disciplina tradizionale cinese che si propone di spiegare come l’ambiente interno, ed esterno, in cui l’uomo vive, possa agire sulla qualità di vita dello stesso. “Feng” significa “vento”, mentre “Shui” significa “acqua”, secondo la filosofia cinese riportano agli elementi naturali imprescindibili, capaci di condurre l’individuo alla gioia e al benessere.
Per molti anni questa disciplina orientale è stata declassata dagli occidentali a pratica mistica o a semplice moda seguita da una cerchia di fanatici delle discipline esoteriche. I paesi occidentali negli ultimi decenni ne hanno rivalutato la sua applicazione nel campo della architettura e della progettazione di interni ed esterni e degli impianti di illuminazione.
Applicazioni pratiche
Il Feng Shui richiede un’attenta analisi di alcuni aspetti e una precisa ricerca nella progettazione degli spazi, ad esempio:
– La planimetria della casa, che deve essere possibilmente simmetrica
– Le forme degli elementi presenti nella stanza (a punta, rotonde, quadrate)
– I materiali impiegati
– I colori (per le pareti, per i rivestimenti, per gli arredi)
– La temperatura dell’ambiente
– La quantità di oggetti presenti e la loro collocazione più o meno ordinata
– Il rumore
– La suddivisione degli ambienti in base alle relative funzioni
– La proporzione dei volumi (es. soffitti alti o bassi)
– Il tipo di illuminazione, generale e particolare prescelta.
A proposito di luce
Da preferire l’illuminazione naturale che va incoraggiata in ogni modo: grandi finestre, vetrate, ingresso di casa ampio e luminoso, poiché l’energia è un flusso vitale che va ben direzionato. L’interior design dovrà mostrarsi attento a questi aspetti. La zona soggiorno andrebbe posizionata possibilmente a sud, per godere del sole e della luce per il maggior numero di ore possibili. Mentre la zona dedicata al riposo dovrebbe situarsi ad est, per beneficiare dell’energia dell’alba. In relazione al sistema illuminante, si sconsiglia l’uso di luci al neon poiché troppo intense e si predilige l’impiego di luce calda, possibilmente chiara e non colorata, relegando il colore a qualche paralume occasionalmente inserito nell’arredo.
Prediligere sempre una luce più intensa nelle zone in cui si svolgono le attività giornaliere, poiché lì è necessario un maggior flusso di energia e, al contrario, luci più delicate nelle aree destinate al riposo notturno. Il Feng Shui si sofferma in modo particolare sulle zona notte dell’abitazione, poiché secondo la tradizione orientale, la camera da letto è depositaria del buon riposo, del recupero energetico dell’individuo, è strettamente connessa al benessere della persona, della coppia e in senso lato alla prosperità della famiglia.
All’interno della camera da letto, suggerisce di concentrare l’illuminazione nella zona nord-est o sud-est e di evitare di inserire luci dominanti nello spazio collocato a sud-ovest, in quanto già abbastanza cariche naturalmente di calore e di energia. Per la camera da letto, comprese le camere dei bambini, si consiglia l’impiego di lampade di sale.
Le lampade di sale
Sono prodotte con il salgemma proveniente dall’Himalaya, si tratta di un sale che nel corso dei secoli si è prodotto naturalmente dal ritiro del mare e che è presente nella catena montuosa asiatica. Il colore rosa caratterizza le lampade costituite da cristalli di sale illuminati dall’interno che regalano sfumature ambrate ed una piacevole sensazione di benessere.
Ve ne sono in commercio di varie dimensioni, da 2 kg sino a oltre 50 kg, generalmente per una stanza della metratura di 15 mq, come può essere ad esempio una camera matrimoniale, si consiglia una lampada dai 3 ai 6 kg. Possono essere collocate su scrivanie, mensole o fatte poggiare direttamente sul pavimento. Offrono molteplici benefici, infatti, oltre a ionizzare l’aria, emettendo ioni negativi, sono deumidificatori naturali.
Particolarmente indicata per accompagnare durante tutta la notte, in modo discreto, il sonno di grandi e piccini. Alimentate a lampadine LED, i consumi sono bassissimi. Per beneficiare degli effetti indicati si consiglia di mantenerla accesa per almeno 5 ore consecutive, è possibile tenerla accesa anche tutto il giorno, prestando attenzione che non si surriscaldi troppo.
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