Diventare genitori, si sa, è fonte di grandi gioie e soddisfazioni, ma anche di tante preoccupazioni.
Oggi vogliamo affrontare il tema di come sia meglio progettare il sistema di illuminazione nella stanza dei nostri figli.
Non farsi trovare impreparati
Finalmente ci siamo, forse non abbiamo proprio una data precisa ma il tempo passa e iniziamo a prepararci al grande evento: iniziamo a pensare a come rendere accogliente la nostra casa, per l’arrivo del nostro bebè.
Vogliamo che tutto sia perfetto, in ordine e pronto per il grande giorno, in modo da poterci concentrare esclusivamente sul nostro bambino.
La casa, il nostro nido, dovrà essere il più possibile comoda e funzionale, sicura, ma allo stesso tempo esteticamente piacevole.
Sovente le giovani coppie, si rivolgono a noi per un consiglio tecnico su come arredare e illuminare la cameretta. La richiesta verte su quali tipologie di lampade sia opportuno adottare, quali materiali sono più adatti, che intensità di luce sia bene predisporre, quanti punti luce prevedere a parete.
Insomma, i dubbi sono molti, specie quando non si ha esperienza al riguardo e si aspira alla realizzazione di un’opera destinata a permanere nel tempo e a non essere oggetto di ripetuti ripensamenti e aggiustamenti, ma al contrario, realizzata secondo criteri e canoni sperimentati e condivisi.
Procediamo con ordine
Innanzitutto dobbiamo soffermarci e riflettere su alcuni aspetti, primo fra tutti, la destinazione d’uso della stanza che ci apprestiamo ad arredare.
A seconda dell’età del bambino, la camera acquisterà verosimilmente una valenza e una funzione differente:
all’inizio, nel primo anno di vita, sarà il luogo in cui compiremo le azioni giornaliere di igiene e pulizia del neonato, avremo un angolo dedicato al fasciatoio, al bagnetto, corredato da un ripostiglio per creme, oli, spazzole, forbicine e pannolini.
In questa zona è opportuno avere a disposizione una luce localizzata: potrebbe trattarsi di un faretto direzionabile – ovviamente non sul viso del bambino – che consenta di visualizzare i particolari, quali rossori, macchie o imperfezioni della pelle.
Per il momento del bagnetto invece è consigliata una luce calda e soffusa nell’ambiente che consenta di distinguere adeguatamente gli oggetti, lasciando riposare la vista e favorendo al contempo il rilassamento muscolare e psicologico del bambino.
Non è raro che i bambini si addormentino a seguito del bagno ed è bene favorire in tutti i modi questo importante processo, non solo per il benessere del piccolo, ma anche per quello di mamma e papà!
Provvederemo inoltre a dotare il lettino a sbarre, immancabile, di lampade specificamente create per la prima infanzia, ideate per essere funzionali e accattivanti allo stesso tempo, munite di peluches o animaletti colorati dalle più svariate forme ma sempre morbidi e colorati, per catturare l’attenzione del piccolino e introdurlo al gioco. Spesso, oltre ad essere munite di meccanismo per il movimento circolare dei giochi sono dotate di funzioni sonore e proiettore luminoso, che trasformerà il soffitto in cieli stellati o cieli brillanti con soffici nuvole. Varie le opzioni in commercio con luce bianca, gialla o policromatica.
Oltre alla lampada appesa al lettino, è possibile optare per proiettori luminosi da riporre su mensole o scrivanie. In entrambi i casi, la funzione sarà di svago e accompagnamento al riposo.
Per l’illuminazione generale della stanza, invece, andranno benissimo lampadari a soffitto, o plafoniere a parete, a seconda del gusto e delle esigenze stilistiche d’arredo.
Successivamente, superata la prima fase neonatale, la camera diventerà il luogo preferito dal bambino per giocare, colorare, ritrovare i propri spazi e sperimentare.
Scegliamo la sicurezza
E’ importante pensare innanzitutto alla sicurezza dei nostri figli e scegliere arredi privi di spigoli vivi, evitare pertanto di posizionare lampade a piantana o lampade da tavolo, facilmente capovolgibili e trascinabili a terra. Meglio soluzioni a parete o a soffitto.
Si trovano molti prodotti a forma di animale, fiori, cuori e quant’altro capaci di conciliare la sicurezza con l’atmosfera amabile e giocosa che intendiamo conferire alla stanza. Cerchiamo, se possibile, soluzioni a LED che consentono un indubbio risparmio energetico e possibilmente dimmerabili, in modo da adeguare l’intensità della luce al momento della giornata che stiamo vivendo.
Scegliamo sempre prodotti conformi alle linee europee e realizzati con materiali privi di vernici o sostanze tossiche. Facciamo attenzione che non abbiano parti facilmente removibili dalle manine curiose dei nostri figli.
Possibilmente, optiamo per colori tenui per le pareti della camera, che conferiscano calma e serenità all’ambiente. Perfetti i toni del beige, del rosa, del celeste, del verde, lasciando spazio alla creatività: strisce verticali alternate a tinte unite, stencil a parete che raffigurano alberi, nuvolette, animali o fiori.
Una soluzione economica e creativa? Posizionare a parete – opportunamente fissato- un grande ramo di albero vero, su cui apporre una cascata di luci bianche: l’effetto è assicurato, provare per credere!
I ragazzi crescono
Man mano che i ragazzi crescono, la stanza necessiterà di maggiore attenzione all’area studio.
Fondamentale favorire l’ingresso della luce naturale, mediante impiego di tende leggere e cercare di posizionare la scrivania in prossimità della finestra, in modo da godere dei benefici della luce solare per il maggior tempo possibile.
E’ consigliato fornire la scrivania di una lampada da tavolo che consenta di concentrare l’attenzione sul libro che si sta leggendo o sullo schermo del nostro PC.
In prossimità del letto, apporremo una luce da notte o abat-jour, che sia facilmente raggiungibile anche in caso di risveglio notturno.
Consigliamo spesso ai neo genitori di “pensare in grande” e prevedere la possibilità che la stanza debba in futuro essere condivisa da più di un ospite, ciò principalmente in vista della realizzazione dell’impianto di illuminazione o dell’aggiornamento delle predisposizioni già esistenti.
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