Obiettivo: Ridurre i costi al consumo
Chi di noi non sogna di ridurre i costi in bolletta ed ottimizzare i consumi energetici del proprio nucleo familiare?
Beh, la domanda lascia spazio a poche risposte: ovviamente…tutti!
Con il termine risparmio energetico solitamente si allude a quell’insieme di tecniche messe in atto per arginare il consumo di energia necessaria ad espletare le attività umane quotidiane.
Cerchiamo di comprendere meglio cosa può determinare un dispendio inutile di energia e come in concreto possiamo agire per favorire il contenimento dei costi, senza rinunciare ai comforts cui siamo abituati.
Doveroso iniziare a porci domande rispetto ai sistemi di illuminazione che abbiamo prescelto per la nostra abitazione, perché pare proprio che anche dalla scelta del tipo di lampada che utilizziamo dipenda buona parte dell’incremento dei costi legati al consumo di energia elettrica – si stima all’incirca un 15-20%.
In commercio esistono varie tipologie di lampade, occorrerà pertanto esaminarle singolarmente per comprenderne le caratteristiche, relativi vantaggi e svantaggi.
Comprendere l’Efficienza luminosa
Ma prima di iniziare la disamina, è bene chiarire il concetto di “efficienza luminosa”, dato che spesso lo troviamo presente nelle schede tecniche dei nostri prodotti.
Ebbene, altro non trattasi che del rapporto che intercorre tra la potenza luminosa – ossia l’intensità di luce emessa dalla lampada – e la potenza radiante – ossia la potenza elettrica assorbita dalla lampada. Tale rapporto si esprime in lumen/watt.
Il flusso luminoso è definito in relazione alla percezione che ne ha l’occhio umano, nell’ambito dello spettro della luce visibile.
Le lampade a confronto: una scelta lungimirante
In commercio possiamo trovare un’ampia gamma di scelta in termini di lampade e lampadine, ma il consiglio è sempre quello di valutarne bene caratteristiche tecniche e resa nel tempo, perché non sempre risparmiare all’acquisto si rivela la scelta migliore…
Le Lampade ad Incandescenza, si dividono in tradizionali e alogene.
Le tradizionali sono costituite da un filamento di metallo (il tungsteno) situato in un bulbo di vetro nel quale è stato creato il vuoto e che attraversato dalla corrente elettrica diviene incandescente, emettendo luce. Forniscono luce a tonalità calda e istantanea alla accensione. Tali lampadine hanno una durata di circa 1000 ore ed efficienza luminosa piuttosto bassa (10/15 lm/W). Assai economiche all’atto dell’acquisto, si sono tuttavia rivelate carenti in termini di resa poiché nel tempo tendono ad emettere meno luce a fronte di consumi costanti di energia. Inoltre presentano con l’usura un annerimento del bulbo vitreo. Dal 2012 ne è stata interrotta la produzione dalla Comunità Europea.
Le alogene hanno buona efficienza luminosa che arriva a 25 lm/W; garantiscono una durata tra le 2000 e le 4000 ore; presentano un buon rapporto tra flusso luminoso erogato e decadimento con l’usura.
Sono indicate per situazioni che richiedono accensioni e spegnimenti frequenti e luce immediata. Regalano un fascio luminoso ideale per l’illuminazione di ambienti ristretti, ad esempio scale, corridoi.
Le Lampade Fluorescenti. Presentano efficienza luminosa piuttosto alta (50-120 lumen/W), il loro utilizzo ideale è continuativo e prolungato nel tempo. Hanno accensione ritardata. Vanno bene sia per gli ambienti interni -in cui sia previsto uso prolungato- che per gli esterni. Occorre tenere conto che possono comportare affaticamento visivo. Se paragonate alle lampade a incandescenza tradizionali, il risparmio energetico è sorprendente, arrivando sino al 70-75%.
Possiamo trovarle nella versione Tubolari (neon) oppure compatte , a risparmio energetico.
Le tubolari garantiscono efficienza luminosa tra 55 e 120 Lm/W e vita media tra le 10.000 e le 24.000 ore.
Le compatte danno efficienza luminosa tra 50 e 75 Lm/W e vita media tra 6.000 e 15.000 ore.
Entrambe adatte all’utilizzo continuativo emettono luce simile alle lampade a incandescenza ma assicurano una durata nettamente superiore.
Contenendo piccole quantità di mercurio, devono essere smaltite in appositi impianti di smaltimento differenziato.
Lampade a LED (Light Emitting Diode) presentano numerosi vantaggi,
emettono radiazione luminosa fredda e pertanto non producono calore.
Inizialmente impiegate nel settore dell’elettronica, dell’illuminazione delle autovetture e segnaletica, nel tempo hanno trovato largo impiego anche nell’uso domestico, specialmente con luce bianca. Ottime per la realizzazione di elementi di illuminazione a carattere decorativo e di design.
Hanno accensione immediata e ottime prestazioni in termini di efficienza luminosa tra 50 e 60 Lm/W e di durata, che oscilla tra le 50.000 e le 100.000 ore.
Il contesto è importante
Ovviamente la scelta dell’una o dell’altra tipologia andrà ragionata non in senso assoluto ma mettendo in conto l’ambiente in cui dovranno collocarsi. Abbiamo visto infatti che alcune lampade sono preferibili per gli ambienti esterni, talune posso creare affaticamento visivo, pertanto non sanno ideali per illuminare direttamente uno studio o una zona lettura dentro casa. Altre hanno prestazioni elevate se non soggette a sollecitazioni quali accensioni o spegnimenti continui.
Sia che stiate progettando un nuovo impianto di illuminazione per la Vostra abitazione, per l’ufficio o per l’esterno, sia che siate semplicemente interessati a capire come ottimizzare i vostri impianti e contenere i costi legati ai consumi energetici, i nostri consulenti esperti saranno a Vostra completa disposizione per sciogliere ogni dubbio e fornirVi tutte le informazioni necessarie.
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