Ci sono diverse tradizioni che prevedono l’illuminazione di case e palazzi per ricordare un evento religioso che di solito cade in concomitanza con il patrono della città, questa usanza ha origini molto antiche, addirittura la prima testimonianza risale al 1337.
Una delle più famose è senz’altro quella della Luminara di Pisa che si svolge il 16 giugno di ogni anno, vigilia di San Ranieri, patrono della città. Fu proprio Cosimo III de’ Medici a dare il via a questa usanza, nel 1868, contemporaneamente con la traslazione dell’urna contente il corpo di San Ranieri da una più modesta a una più sfarzosa, decise di fare una memorabile festa cittadina che dapprima si chiamò Illuminazione, poi nell’800 Luminara.
Nata come illuminazione delle finestre di case per il passaggio di processioni o cortei, nel ‘700 si è evoluta come libera espressione architettonica degli edifici, dandogli un non so che di suggestivo e unico, soprattutto per i palazzi affacciati sul Lungarno che riflettono la luce sul fiume.
Ogni anno circa 100.000 lumini vengono posti e accessi su dei telai in legno dipinti di bianco che vanno a incorniciare i tetti e le forme dei palazzi, musei e case dei lungarni; questa decorazione si chiama biancheria, una volta molto comune, adesso si trova solo a Pisa e a Lucca. La Torre di Pisa invece fa eccezione ed è illuminata con delle padelle a olio.
I lumini hanno una fabbricazione particolare in modo che la fiamma sia più resistente al vento e con una durata maggiore e prima venivano posti in bicchieri di vetro invece dal 1999, per ragioni di sicurezza, sono stati sostituiti da quelli di plastica trasparente dalla forma conica adatti agli anelli della biancheria. Sul fiume Arno invece vengono disposti dei lumi galleggianti per rendere ancora più unico lo scenario.
Un’altra Luminara molto bella da vedere è quella che si svolge a Lucca per la processione di Santa Croce e si svolge la sera del 13 settembre. Anche essa ha un’origine millenaria e prevedeva un lungo corteo che andava a rendere omaggio al culto del Volto Santo, il grande crocifisso ligneo che si trova nella Cattedrale.
La processione attuale è l’ultima testimonianza di un’antica usanza medioevale dove le città assoggettate dovevano portare come pegno un tributo di cera quando ancora rappresentava un articolo di lusso. Tale offerta veniva presentata in forma solenne una volta all’anno di solito in concomitanza con la festa del patrono e la cera veniva conservata per l’illuminazione dell’anno successivo. Alla fine del XIV secolo la processione aveva raggiunto una tale ricchezza e l’offerta della cera aveva creato una gara di prestigio che venivano portati in processione e appesi veri e propri castelli costituiti da numerosissime candele artisticamente disposte e decorate.
Oggi la processione per essere illuminata usa la solita struttura della Luminara di San Ranieri, la biancheria, facendo della città di Lucca uno scenario unico e suggestivo in quanto tutte le luci pubbliche e private della città, come a Pisa, vengono spente.
E tu le hai visitate? Quale ti è piaciuta di più?